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Un progetto per fare in modo che i siti vengano assegnati tramite la blockchain sarebbe in grado di contrastare la repressione e la censura attuate nei confronti dei portali. Nel caso in cui essi dovessero venire registrati sulla catena dei blocchi, infatti, la loro gestione sarebbe del tutto decentralizzata.

Domini internet

Quando la blockchain servirà ad assegnare i domini

Ma quale sarebbe lo scopo di un piano del genere? Migliorare l’efficacia del sistema dei nomi dei domini tramite i quali i siti web vengono identificati: un sistema che, oltre a essere sempre a rischio censura, è anche molto esposto agli attacchi informatici.

Le linee guida del progetto

Un progetto di questo tipo, in realtà, è già in corso: si chiama Handshake ed è una soluzione open source il cui obiettivo è, appunto, quello di decentralizzare il sistema di denominazione del web, allo scopo di dare vita a un sistema alternativo che non possa essere controllato da nessuno.

Il team guidato da Steven Mckie ha sviluppato un software che rappresenta un’evoluzione di quello che oggi protegge i bitcoin, le monete virtuali che hanno permesso al mondo di conoscere la blockchain: si tratterebbe di una sua variante migliorata.

Perché cambiare il sistema dei nomi dei domini

Uno dei motivi principali per i quali si ipotizza di ricorrere alla blockchain è quello di eludere l’azione di quei governi che tentano di contrastare la libertà di espressione agendo proprio sui nomi di dominio. Ma, al tempo stesso, così facendo sarebbe possibile eludere le aggressioni che approfittano delle fragilità del domain name service.

La blockchain fa in modo che il programma che è stato sviluppato sia in grado di funzionare tramite una rete di computer distribuita. La rete è destinata a non essere corrotta perché non vincolata a organizzazioni gestite da persone.

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diritti su domini

Non si tratta di rimpiazzare il DNS, e in questo senso Handshake si pone in una rotta diversa rispetto a progetti precedenti dello stesso tipo: il sistema viene preso come riferimento per lavorarci e migliorarlo, al fine di dare vita a una rete resiliente e alternativa.

Chi ne trarrà vantaggio

Come è facile intuire, a trarre vantaggio da una soluzione di questo tipo saranno gli utenti cinesi e, più in generale, di tutti quei Paesi in cui sono previste forme di sorveglianza molto restrittive e una censura altamente rigida. Così, il DNS non potrà più essere utilizzato per arrivare alla chiusura di siti non troppo graditi dai regimi.

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